Sostenibilità, un’immagine per raccontarla

Un modello di business virtuoso che dalla dimesione artigianale ha assunto rilievo internazionale, grazie alla cura dei prodotti e delle risorse naturali. L’infografica pubblicata sul numero di giugno/luglio di GreenBusiness (vedi) mostra la crescita di Grom, il produttore di gelato noto per la scrupolosa ricerca delle migliori materie prime, frutto del lavoro appassionato di Federico Grom e Guido Martinetti e delle altre persone che lavorano con entusiasmo al progetto. Grom rappresenta un caso d’innovazione di successo in un settore in cui l’industrializzazione e la ricerca dell’efficienza produttiva aveva ridotto la qualità del prodotto a fattore secondario e allo stesso tempo un esempio di crescita economica sostenibile (green growth).

Nata come gelateria artigianale nel centro di Torino, Grom ha riscontrato un grande successo presso una clientela sempre maggiore, che ha portato la società a crescere in modo esponenziale fino ad aprire gli attuali 62 punti vendita sia sul territorio nazionale che all’estero. Come ci racconta Guido Martinetti, Grom ha sempre tenuto al centro del suo pensiero operativo la terra e l’agricoltura e questo ha guidato un processo di crescita economica sostenibile, che non vede l’ambiente come un ricettore passivo dei rifiuti e dell’inquinamento generato dall’attività produttiva, ma come un enabler della crescita economica aziendale e del benessere umano dei dipendenti e dei clienti.

Negli ultimi quattro anni Grom ha lavorato con un’altra azienda piemontese, Novamont, leader mondiale nel settore delle bioplastiche, per ridurre l’impatto ambientale del consumo di gelato da passeggio. Grazie all’utilizzo della bioplastica Mater-Bi, Grom evita di immettere ogni anno nell’ambiente più di 12 milioni di articoli in plastica (coppette, cannucce e cucchiaini), sostituite interamente da articoli biodegradabili a base di amido di mais, grano e patata, riducendo in questo modo del 30% le emissioni di gas serra e del 25% il consumo di energia non rinnovabile (vedi l’infografica 2).

Grom ha applicato un approccio pioneristico, investendo le proprie risorse in modo da ridurre lo sfruttamento del capitale naturale e aumentando allo stesso tempo il capitale sociale, ovvero indicando la via per un cambio culturale che si oppone alla cultura usa e getta.
Dal 2007, Grom ha investito inoltre nel progetto Mura Mura, l’azienda agricola di Costigliole d’Asti dove è coltivata la frutta biologica utilizzata per la preparazione dei gelati, nel rispetto della biodiversità locale.

L’attenzione all’ambiente si affianca al riconoscimento dell’importanza del capitale umano, che dal 2009 viene formato internamente affinché possa crescere professionalmente in azienda: «Siamo come una squadra sportiva e la crescita commerciale del nostro business viene portata avanti dall’interno – afferma Guido Martinetti –. In Grom non assumiamo persone a un livello di carriera alto, chi vuole crescere deve incominciare dal basso». Degni di nota a questo proposito due dati che riguardano le risorse umane dell’azienda, in netta maggioranza femminili (63%) e sotto i 35 anni (84%).

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