Viviamo tempi in cui le parole d’ordine sono, sempre più spesso, efficientamento e risparmio energetico. Eppure, in Italia, oltre 900 mila kWh di energia, equivalenti alla produzione di 50 mila pannelli fotovoltaici in un’ora, vengono letteralmente buttati nella spazzatura ogni anno. È questo ciò che emerge da una ricerca realizzata grazie a una collaborazione tra Duracell e l’European recycling platform (Erp) sulle batterie usate. E si tratta solamente della punta dell’iceberg, visto che il calcolo è stato realizzato solamente sulle batterie conferite correttamente verso il riciclo, che rappresentano un quarto del totale di quelle acquistate. Il motivo di questo spreco si deve al fatto che una pila su tre viene buttata con ancora il 40% di energia disponibile al suo interno. Ciò accade perché alcuni dispositivi ad alto consumo, come le fotocamere digitali, smettono di funzionare quando ancora la batteria ha a disposizione il 60% della sua energia e può essere utilizzata per far funzionare altri apparecchi, come i giocattoli, le sveglie o i telecomandi. In tempi di crisi, quindi, riutilizzare i propri dispositivi di alimentazione su diversi apparecchi prima di eliminarli è sicuramente utile e la controllata di PG mette a disposizione dei consumatori la propria competenza e illustra sul proprio sito le soluzioni, le strategie e i piccoli trucchi per evitare gli sprechi (vedi un esempio nel grafico).