Dove andr�? il fotovoltaico senza incentivi? La domanda è d’obbligo dal momento che il supporto pubblico al settore sta per esaurirsi. A tirare le somme sull’andamento del settore e a ipotizzare le stime di sviluppo il Solar Energy Report del Politecnico di Milano che sar�? presentato il 16 aprile, di cui GreenBusiness vi propone un’anteprima.
In un quadro globale di crescita nell’ordine del 3-9% rispetto al 2012, l’anno in corso potrebbe concludersi in Italia con un livello di installato tra gli 1,5 e i 2,2 GW, decisamente inferiore rispetto al 2012.
Riduzione delle tariffe e modifiche relative alle modalit�? di accesso all’incentivazione seguite all’introduzione del Quarto e del Quinto Conto Energia sono alla base della contrazione del mercato, destinato a ridimensionarsi ulteriormente nel 2014, quando in assenza di incentivi si prevede una potenza installata inferiore al GW (–74% rispetto al 2012).
Il Quinto Conto Energia si esaurir�? infatti sicuramente al più tardi nel corso del secondo semestre 2013. Secondo le stime il limite dei 6,7 miliardi di euro potrebbe essere raggiunto gi�? alla fine di giugno 2013, con una conseguente chiusura del sistema incentivante entro la fine di luglio 2013, trascorsi i 30 giorni stabiliti dal Decreto 5 Luglio 2012. L’effetto del Secondo Registro potrebbe però anticipare il raggiungimento del limite di spesa a giugno o, addirittura, a maggio 2013.
L’Energy & Strategy Group ha provato a ipotizzare gli scenari di evoluzione del fotovoltaico italiano nei prossimi anni. Per il 2013 è possibile delineare due scenari, uno “conservativo” e uno “ottimistico”, a ognuno dei quali corrispondono diversi livelli di nuove installazioni rispettivamente di 1.500 MW e 2.200 MW in funzione della possibile evoluzione normativa nel breve/medio termine, che potrebbe per esempio prevedere la presenza di misure di ‘“accompagnamento’ come le detrazioni fiscali.
Appare evidente la necessit�? di confrontarsi direttamente con la grid parity. «Se, da un lato, l’assenza di incentivi render�? il 2014 un anno molto sfidante per il fotovoltaico nel nostro Paese – si legge nel report –, dall’altro, le misure di supporto ancora previste per il 2013 potrebbero essere sufficienti, secondo le nostre analisi, per rendere il mercato italiano in grado di raccogliere la sfida dell’auto-sostenibilit�? economica a partire dal 2014, soprattutto al Sud e al Centro del Paese».
Per la valutazione del mercato post 2013, l’analisi dell’Energy Strategy ha ipotizzato l’esaurimento di tutte le misure di supporto all’installazione del fotovoltaico in Italia, anche delle detrazioni fiscali. Il mercato residenziale potrebbe pesare per circa 200 MW annui, contando su un’ulteriore riduzione dei costi, favorita dalla diffusione di meccanismi di aggregazione quali i “Gruppi d’acquisto fotovoltaico”, su una progressiva integrazione con sistemi intelligenti di gestione dei carichi di consumo dell’utenza, sull’inizio della diffusione dei sistemi di storage e sulla possibilit�? di accedere allo scambio sul Posto. Il segmento industriale (20 – 200 kW) potrebbe rappresentare un mercato interessante, con un livello di nuove installazioni nell’ordine dei 350 MW annui, tramite l’utilizzo di modelli Seu (sistemi di utenza efficienti) per piccole applicazioni e grazie alle elevate percentuali di autoconsumo raggiungibili. Ulteriori 300 MW annui potrebbero essere raggiunti tramite l’applicazione di sistemi Seu a contesti multi-cliente, quali centri servizi, porti, stazioni e installazioni di singoli impianti da parte di grandi imprese energivore. Più difficile appare il decollo delle grandi centrali solari in ottica ‘Power Generation’, per le quali è possibile prevedere un mercato da circa 50 MW annui costituito da sistemi superiori ai 1.000 kW.