Droni, I migliori modelli in vendita sul mercato 2017

Riuscire a eleggere il miglior drone 2017 è sicuramente una delle realtà più complicate del settore. Un drone è un accessorio digitale che sta diventando man mano sempre più desiderato per la versatilità che lo caratterizza. Proprio per questo è difficile riuscire a trovare il modello adatto a noi.

Scopriamo insieme quali sono i modelli principali, quelli che sentiamo di poter consigliare per un acquisto scoprendo tra tutti la vendita droni del sito droniblog.it!

I modelli più ricercati del momento

Non possiamo non partire dalla cinese DJI, leader del settore, che ci presenta il suo Mavic Pro. Si presenta con una camera 4k, sensori anticollisione, capacità di riconoscere e seguire mezzi o persone in movimento (animali compresi) e una capacità di volo fino a 7 kilometri.

Un altro gioiello della casa cinese, capace di offrire equilibrio fra prestazioni e prezzo, è il DJI Phantom 3 Professional.  Questo drone pesa 1280 grammi, viene equipaggiato con un ricevitore GPS che è in grado di acquisire i satelliti del sistema americano e russo Glonass. Ha un’autonomia di volo di 23 minuti grazie alla batteria a 4S da 4480 mAh, e lo streaming live ha qualità di 720p a 30 fps.

Ma la sfida si anima se parliamo della francese Parrot e del suo Bebop 2, quadricottero che è alla portata di tutti. E’ venduto in 2 versioni, usa smartphone e tablet come controller e come dispositivi per osservare le immagini della videocamera montata. La risoluzione video è 1.920 x 1.080 pixel, con peso di appena 500 g. Ha uno spazio storage da 8 GB e uno stabilizzatore digitale a 3 assi.

Il miglior drone del mercato per qualità e prezzo si chiama Syma X8G è un dispositivo radiocomando con copertura a 100 m, e autonomia a 7 min. Ha una fotocamera sostituibile capace di realizzare filmati a 1080p e uno stabilizzatore a 6 assi. E’ particolarmente amato perché ha un attacco fotocamera compatibile con la GoPro e un’ottima stabilità di volo.

Costo dei droni

Ma quanto bisogna spendere per un buon drone? In media possiamo dire che sconsigliamo di andare al di sotto della soglia dei 500 euro, almeno per chi voglia farne un uso semi-professionale. Un drone 4k, con una telecamera di qualità avrà un costo più elevato, ma sempre al di sotto della versione professionale. In questo caso la somma salirà fino a 1000 euro.

E’ chiaro che i principianti potranno partire acquistando un modello economico, che sia piccolo, compatto ed equipaggiato correttamente per garantire determinate esperienze di volo. In questo caso il loro costo si aggira tra i 50 e i 100 euro.

Come Aprire un’Attività o Negozio in Franchising?

Vista la forte crisi che ha colpito il mondo del lavoro in Italia, un sempre maggior numero di persone cerca una soluzione per potersi mettere in proprio. Il settore che maggiormente è riuscito a fronteggiare questo momento difficile è il franchising. Questa affiliazione commerciale non è altro che una formula tra imprenditori per garantire la distribuzione di beni e servizi. Viene usata soprattutto da chi voglia aprire un negozio e avviare nuove imprese. Vediamo quali sono le caratteristiche del franchising e cosa bisogna fare per poter aprire un’attività.

Attività di franchising: tutto ciò che devi sapere

Grazie al decreto legislativo numero 114 del 1998 è possibile aprire un negozio in franchising seguendo un iter che è notevolmente semplificato. Prevede infatti pochi passaggi lineari.

Questa formula è utile se sei alla ricerca d’idee imprenditoriali che siano già affermate e di successo a cui pui affiliarti in franchising. Al tempo stesso è adatto a chiunque voglia un’attività continuativa nel tempo con l’obiettivo di guadagnare da subito avendo un manuale che sia operativo. Infine il franchising si rivolge a quelle persone che vogliono minimizzare l’investimento senza finire in perdita, in termini di tempo e denaro.

 Ogni contratto di franchising deve comprendere alcuni elementi senza i quali non si può procedere: partiamo da investimento, il know-how, royalties (percentuali sul fatturato), una zona in esclusiva, manuale operativo che è fornito dall’affiliante, la possibilità di recesso e  la dichiarazione della durata del contratto. Abbiamo appena introdotto la figura dell’affiliante, che avrà una serie di obblighi importanti da rispettare. In un’attività di franchising dovrà:

  • fornire al franchisee la copia del contratto che sancisce l’inizio dell’affiliazione;
  • consegnare i documenti relativi a ragione e capitale sociale;
  • riportare i marchi da utilizzare;
  • compilare un report sulle caratteristiche dell’attività che stabilisce il rapporto in franchising.

L’azienda madre può essere produttore o distributore di prodotti e servizi di una determinata marca. Andrà a concede all’affiliato il diritto di commercializzare i prodotti utilizzando l’insegna dell’affiliante.

Puoi trarre degli ottimi spunti per aprire un’attività in Franchising visitando il Salone del Franchising di Milano, uno degli eventi più importanti in Italia per chi opera in questo settore.

Suggerimenti per la stipula del contratto

Al momento della stipula di un contratto di franchising bisogna controllare  tutti gli elementi utili per portare a termine l’affare. Verifica quindi ambiti ed estensioni per la clausola di esclusiva che di norma vincola il franchisee a non vendere beni in concorrenza. La durata del contratto è altrettanto importante, poiché potrai anche puntare su un accordo a tempo indeterminato o determinato. È bene prevedere l’obbligo, da parte del franchisee, di rispettare tutte le indicazioni fornite dal franchisor, mantenendo l’impegno di adeguare l’esercizio e quindi il negozio con segni che siano distintivi.

Avviatori di emergenza per auto: come scegliere?

Ti è capitato di trovarti in autostrada con l’auto in panne? Per evitare che il tuo stop si protragga a lungo, è opportuno poter contare su un avviatore per auto, detto anche booster. Non si tratta di un comune caricabatterie, che serve per mantenere carica la batteria. Il suo scopo è quello di aiutarti a riavviare il motore in situazioni di totale emergenza. Vi sono tanti modelli in vendita sul mercato, ma come facciamo a riconoscere quello più adatto a noi? Di seguito ti forniremo una serie di consigli utili che faciliteranno l’acquisto.

Guida all’acquisto: che cosa devi controllare

Si compone di un corpo centrale con una serie di cavi che servono per collegarlo alla batteria dell’auto grazie alle pinze: una è di colore rosso (polo positivo) e una blu o generalmente nera. Prima di tutto è giusto iniziare a valutare la potenza di un avviatore di emergenza per auto, dettaglio importante per trovare il modello che sia adatto al tuo veicolo. Se parliamo di un’automobile media, non vi sono problemi di compatibilità, ma se parliamo invece di un SUV o di un camion, allora un piccolo avviatore non sarà mai sufficiente.

Tesla vola in borsa: l’auto elettrica è il potenziale del futuro

Tesla sta vivendo un periodo davvero fortunato. L’azienda californiana produttrice di auto elettriche sta incantando i mercati finanziari di tutto il mondo, pronti a scommettere su quel che sarà. Il CEO Elon Musk si gode questo momento fortunato, dopo che nel mese di aprile, la sua attività è diventata la prima in America del settore auto a registrare ottimi risultati in Borsa, con un valore di 51,5 miliardi di dollari. In un colpo solo ha potuto così superare e distaccare nettamente General Motors e Ford che sono ferme rispettivamente a 50,1 e 44,7. Da mesi Tesla non si ferma, non arresta il suo fortunato cammino: nel giro degli ultimi 4 anni infatti è stata registrata una crescita che è addirittura superiore al 70%.

Sorpasso con meno auto prodotte

Ma che cosa si nasconde dietro a questo sorprendente sorpasso? I numeri di Tesla lasciano ben sperare in vista del futuro. A oggi infatti ha ottenuto massimi risultati andando a produrre nell’ultimo anno appena 84mila auto. Ford e GM invece sono giunte fino a quota 6,6 e 10 milioni. Dall’altra parte però i media fanno notare che i debiti sono altissimi, con un fatturato di 7 miliardi di dollari per poi perderne 700 milioni. Ma Tesla ha un vantaggio su tutte le altre aziende: sa produrre auto elettriche, ha massima esperienza nel settore batterie e questo potrebbe darle un netto vantaggio.

Le eco ideas firmate Panasonic

Per Panasonic l’obiettivo di diventare la prima azienda nel settore del consumer electronic per green innovation passa attraverso precisi target ambientali da raggiungere entro il 2018. Un impegno programmatico i cui progressi verranno comunicati con regolarità dalla divisione Panasonic Ecology Systems, società del gruppo.
I target declinati nella dichiarazione ‘Eco ideas’, rilasciata il 9 novembre 2011 e pubblicata sul sito web della company il 15 novembre di quest’anno, sono tutti finalizzati a realizzare, “un ambiente rispettoso dell’uomo e della terra” e nello specifico si focalizzano sui settori della qualità dell’aria in interni e dell’ingegneria ambientale, come fanno sapere dalla sede di Kasugai, nella Prefettura di Aichi, in Giappone.
Lo stato di avanzamento delle iniziative, per ciascun obiettivo, verrà inoltre riportato annualmente sul sito web dell’azienda che intende così affiancare crescita industriale e contributi all’ecosostenibilità.

Batterie Tesla Powerwall 2: nuovissimi sistemi di accumulo per fotovoltaico

Tesla ha dato inizio, a partire dal 2017, alla vendita di Powerwall 2, nuovo sistema di accumulo domestico che è utilizzabile con un impianto fotovoltaico, oltre a permettere la ricarica dei veicoli elettrici. I clienti potranno facilmente acquistare direttamente dal sito ciò di cui hanno bisogno, senza distributore, senza intermediario. Questa è solo l’ultima idea realizzata dall’azienda di Elon Musk che opera nel mercato delle batterie grazie alla collaborazione con Gigafactory. Quest’ultima è una grande fabbrica al litio che, a partire dal 2018, conta di far crollare i costi delle batterie, così da sostenere la diffusione delle energie rinnovabili. Scopriamo insieme ulteriori dettagli legati a Powerwall 2!

Le novità di Tesla Powerwall 2

La nuova Powerwall 2 è la batteria al litio che aiuterà il tuo impianto fotovoltaico ad accumulare energia elettrica. L’accumulatore fotovoltaico potrà essere poi utilizzato in un secondo momento, quando vi sarà il reale bisogno. Rispetto alla prima generazione di batterie, Powerwall 2 ha il doppio della capacità e si adatta al meglio agli impianti di abitazioni sia di grandi che di piccole dimensioni. Tale discorso vale anche per le aziende, che potranno così riuscire a raggiungere massima indipendenza. Abbinando il fotovoltaico al nuovo sistema Tesla, ogni casa o impresa riuscirà ad alimentarsi con una rete elettrica personale, riducendo altamente il consumo di combustibili fossili.

Sarà possibile utilizzare questa batteria intelligente andando a controllare il consumo di energia solare sempre in tempo reale. Potrai anche ricevere una notifica nel momento in cui la Powerwall 2 si appresta ad affrontare condizioni di maltempo.

Powerwall 2 per auto elettriche

Questa batteria, sostenendo l’idea e l’attività primaria della stessa azienda, è ottimale per poter essere usata su più fronti. Usando l’energia generata dalla tua impiantistica fotovoltaica potrai anche caricare, per esempio nel cuore della notte, la tua auto elettrica e qualsiasi mezzo di trasporto che funzioni con l’uso di batterie. Il più grande vantaggio è legato proprio ai bassi consumi dell’impianto fotovoltaico: la percentuale consumata dell’energia prodotta è mediamente pari al 30 – 40%. In questo modo si evitano gli sprechi, ogni ricarica è sicura e l’energia è completamente tua, al 100%.

Chep ed Henkel alleate in Germania a favore dellambiente

Chep, leader mondiale nelle soluzioni di pooling di pallet e contenitori, hasiglato un nuovo contratto con Henkel – leader mondiale nei settori della detergenza, il beauty care e adhesive technology – per espandere lutilizzo dei servizi di pallet pooling in Germania, sostituendo i pallet bianchi in interscambio. Nellambito dellintesa, Henkel beneficerà del servizio carbon neutral di Chep esplorando iniziative di trasporto collaborativo per ridurre limpatto ambientale.

«Chep ci sta aiutando a costruire una supply chain migliore attraverso unefficiente gestione dei pallet e grazie alla capacità di ottimizzare i network e di garantire eccellenza nella produttività delle risorse» afferma Oliver Wittig, responsabile della logistica di Henkel in Germania e Svizzera. «Da molti anni abbiamo un rapporto strategico molto stretto con Chep. Recentemente abbiamo deciso di sostituire i restanti pallet bianchi in interscambio con le soluzioni di pooling di pallet di Chep presso il nostro stabilimento di prodotti laundry home care a Holthausen, in Germania. Tutta la produzione è ora palettizzata con Chep con ottimi risultati sia in termini di risparmio sui costi sia di benefici in ambito sostenibilità».
Un recente studio di valutazione del ciclo di vita indipendente ha confermato che in Europa i pallet di Chep hanno il minore impatto sullambiente rispetto ai sistemi di pallet alternativi, vale a dire i pallet a rendere e a perdere. Lo studio è stato effettuato dalla Intertek-Rdc Environment di Bruxelles, una importante società di consulenza ambientale in conformità con la metodologia Iso 14044.

Klm Air France premia la Csr di Ferrero

Si è svolta ieri sera l’ottava edizione dei China Awards, la tradizionale cerimonia di premiazione delle aziende e delle personalità italiane e cinesi che meglio hanno colto le opportunità d’interscambio fra i due paesi.
I premi sono stati conferiti durante una charity dinner, i cui proventi saranno destinati a Lifeline Express, organizzazione non profit che offre cure e operazioni chirurgiche gratuite grazie a treni-ospedale che si muovono nelle aree più remote e povere della Cina.
La serata ha visto la presenza, per la prima volta, di Air France nella veste di sostenitore dell’evento.
«Per noi assume un significato particolare la consegna del China Award per la Corporate social responsibility, in quanto crediamo fortemente nell’impegno sociale delle grandi aziende – Fabrice Coltelloni, direttore vendite di Air France Klm in Italia –. A livello corporate la nostra attività spazia dalla ricerca di nuove tecnologie in grado di limitare l’impatto ambientale del settore aereo allo sviluppo del territorio e delle comunità nei paesi in cui operiamo. Solo la Fondazione Air France, nata giusto 20 anni fa, sostiene più di 100 progetti umanitari in tutti e cinque i continenti. Sono quindi estremamente onorato di poter consegnare questo riconoscimento a una grande azienda che sente il dovere di contribuire al progresso, non solo economico, delle realtà in cui opera».

Terzo Settore, un manifesto che dà fiducia

Fiducia: questa la parola chiave per il non profit italiano, che, tra le difficoltà di una crisi profonda, deve affermare la propria capacità progettuale ideando e attuando schemi virtuosi verso un secondo welfare. Con questintento è stato firmato oggi a Roma il manifesto “Fiducia e nuove risorse per la crescita del terzo settore”. Acri Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo, Fondazione con il Sud, Forum del Terzo Settore, Alleanza Cooperative Italiane e Banca Prossima (la banca di Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al non profit laico e religioso), hanno sottoscritto il documento di fronte a più di 300 fra organizzazioni non profit, fondazioni e primari rappresentanti delle istituzioni.
Il manifesto Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore è un’alleanza aperta a tutti coloro che dispongono di risorse, finanziarie e non, da mettere a disposizione. I primi otto firmatari rappresentano le tre principali realtà sociali e produttive coinvolte: il terzo settore, nella sua componente associativa e in quella imprenditoriale delle cooperative sociali; gli erogatori, ossia le Fondazioni di origine bancaria, di impresa e familiari; la finanza specializzata.

Il sistema delle Fondazioni di origine bancaria, che nel 2012 ha erogato circa un miliardo di euro effettuando oltre 22 mila interventi, propone una visione moderna e sinergica delle modalità di impiego delle risorse, nella quale l’intervento filantropico delle fondazioni si combina con quello di altri soggetti del privato sociale e della pubblica amministrazione locale, con il welfare aziendale, con la finanza per il sociale e con la partecipazione degli stessi cittadini, al fine di sviluppare un secondo welfare che abbia profonde radici nelle comunità.
Superano i 150 milioni le risorse erogate dalle Fondazioni non bancarie di Assifero.

Granarolo sostiene Life+ Climate Change

Ridurre le emissioni di gas effetto serra nei sistemi agricoli della Regione Emilia-Romagna. Questo lobiettivo del progetto europeo “Life+ Climate Change”, al quale hanno aderito su base volontaria sei aziende leader nei rispettivi settori: Apo Conerpo e Cso per le produzioni di pera, pesca, pomodoro e fagiolino; Barilla per il grano duro; Granarolo per il latte vaccino fresco; Granterre per il latte vaccino per il parmigiano-reggiano; Unipeg per la carne bovina. Partner tecnici del progetto sono Arpa, Crpa, Crpv e Coop Italia.

Per quanto riguarda il settore lattiero-caseario e quindi gli allevamenti bovini, Granarolo sarà impegnata in progetti di riduzione dei gas serra emessi nelle fattorie dei propri soci allevatori. Il leader ha infatti messo a disposizione del progetto la propria esperienza maturata nell’ambito di diverse iniziative legate alla quantificazione e riduzione dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera agroalimentare di produzione e trasformazione del latte vaccino.

Entro la fine del 2013 saranno selezionate sei aziende zootecniche nelle quali verranno avviati progetti di riduzione delle emissioni. Nell’ambito del progetto, di durata triennale, saranno monitorati i principali fattori produttivi che influenzano l’emissione di gas serra lungo la filiera di produzione del latte. Nello specifico, saranno definite iniziative che hanno l’obiettivo da un lato di incrementare i fattori produttivi (favorendo la riduzione delle emissioni) e dall’altro di controllare e diminuire l’impatto generato dai fattori che invece determinano un maggior contributo in termini di emissioni di gas serra.