Terzo Settore, un manifesto che dà fiducia

Fiducia: questa la parola chiave per il non profit italiano, che, tra le difficoltà di una crisi profonda, deve affermare la propria capacità progettuale ideando e attuando schemi virtuosi verso un secondo welfare. Con questintento è stato firmato oggi a Roma il manifesto “Fiducia e nuove risorse per la crescita del terzo settore”. Acri Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariparo, Fondazione con il Sud, Forum del Terzo Settore, Alleanza Cooperative Italiane e Banca Prossima (la banca di Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al non profit laico e religioso), hanno sottoscritto il documento di fronte a più di 300 fra organizzazioni non profit, fondazioni e primari rappresentanti delle istituzioni.
Il manifesto Fiducia e nuove risorse per la crescita del Terzo Settore è un’alleanza aperta a tutti coloro che dispongono di risorse, finanziarie e non, da mettere a disposizione. I primi otto firmatari rappresentano le tre principali realtà sociali e produttive coinvolte: il terzo settore, nella sua componente associativa e in quella imprenditoriale delle cooperative sociali; gli erogatori, ossia le Fondazioni di origine bancaria, di impresa e familiari; la finanza specializzata.

Il sistema delle Fondazioni di origine bancaria, che nel 2012 ha erogato circa un miliardo di euro effettuando oltre 22 mila interventi, propone una visione moderna e sinergica delle modalità di impiego delle risorse, nella quale l’intervento filantropico delle fondazioni si combina con quello di altri soggetti del privato sociale e della pubblica amministrazione locale, con il welfare aziendale, con la finanza per il sociale e con la partecipazione degli stessi cittadini, al fine di sviluppare un secondo welfare che abbia profonde radici nelle comunità.
Superano i 150 milioni le risorse erogate dalle Fondazioni non bancarie di Assifero.

L’Alleanza Cooperative Italiane (43 mila realtà d’impresa appartenenti a Legacoop, Confcooperative e Agci) interviene sul terzo settore produttivo attraverso il finanziamento alle start up, il reimpiego di disoccupati post licenziamento e cassintegrati, la capitalizzazione e il consolidamento di imprese, e sta inoltre considerando un’apertura della garanzia confidi alle componenti non industriali del mondo non profit. Il forum del terzo settore rappresenta e supporta il mondo dell’associazionismo di promozione sociale, del volontariato, della cooperazione sociale e allo sviluppo, un universo assai variegato di impegno e di attività che in questi tempi di crisi ha la necessità di migliorare la propria efficienza per mantenere attuale la propria missione: lattenzione ai costi e alla finanza e la raccolta fondi diventano così altrettanto importanti quanto il coinvolgimento di nuovi volontari. Banca Prossima mette a disposizione le esperienze fatte con le Fondazioni socie (Cariplo, Compagnia di San Paolo, Cariparo), accostandole a strumenti finanziari nuovi: dalla piattaforma di crowdlending garantito “Terzovalore” all’Obbligazione “Serie Speciale Banca Prossima”, che sta per chiudere le sottoscrizioni ben oltre i 30 milioni di euro.

Il terzo settore Italiano è un pilastro dell’economia e della società. Più di 300 mila organizzazioni, 950 mila dipendenti, 4,8 milioni di volontari ed entrate pari al 4,5% del Pil ne fanno un attore economico di primaria importanza. Dal 2001 a oggi è cresciuto del 28% per numero di organizzazioni e del 39% in termini di addetti; le sole cooperative sociali nell’ultimo triennio hanno creato 20 mila nuovi posti di lavoro. Il mondo non profit è indispensabile per gestire le aree del welfare che l’intervento pubblico è costretto a lasciare scoperte, perché non in grado di dare risposta a tutte le istanze provenienti dalla società. Esigenze che oggi crescono e cambiano, per la crisi della finanza pubblica e per i movimenti della società: invecchiamento, immigrazione, conciliazione, separazioni, nuove povertà materiali e culturali.

Il sistema non profit sta manifestando alcuni allarmanti segni di sfiducia, che si traducono in una minore propensione agli investimenti, in un rallentamento delle richieste di credito (specie a medio e lungo termine), in una ridotta progettualità e in una maggiore tensione delle condizioni finanziarie. Questa stasi potrebbe compromettere la capacità del terzo settore di adattarsi, investire e inventare: veri e propri punti di forza questi ultimi del made in Italy sociale. Oltre alla propria capacità di resilienza, tuttavia, il non profit italiano dispone di molte risorse sottoutilizzate: bandi europei costruiti per la promozione dell’economia sociale, una serie di strumenti finanziari innovativi, la volontà di superare la propria scarsa efficienza organizzativa, gestionale, energetica e della supply chain. Infine, l’impegno preso dalla pubblica amministrazione italiana di effettuare con regolarità il pagamento delle prestazioni operate dal terzo settore avrà un grande rilievo. Le organizzazioni potranno infatti contare su flussi finanziari più regolari e utilizzare le fonti bancarie non per tamponare ritardi di pagamento, ma per investimenti di lungo periodo.

Da qui il manifesto Fiducia e risorse per la crescita del Terzo Settore che si svilupperà in due tappe: la pubblicazione sul sito www.manifestoperilnonprofit.it per raccogliere on line adesioni e suggestioni da soggetti privati e pubblici, e una serie di incontri regionali di progettazione condivisa, in cui gli attori coinvolti si confronteranno con il nonprofit su problematiche e opportunità di carattere generale e locale, con il coinvolgimento della pubblica amministrazione. I primi filoni di intervento saranno una campagna sull’efficienza energetica, una riflessione sull’accesso ai bandi europei, l’emissione di obbligazioni per lo sviluppo del non profit (paragonabili a titoli pubblici ma non gravanti sul patto di stabilità) e lo studio di una centrale di acquisto per il non profit che abbatta in modo considerevole i costi, consentendo alle organizzazioni di concentrarsi meglio sulla propria missione. Sono in programma anche proposte specifiche per promuovere la sostenibilità dell’istruzione e della sanità non profit.

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