Le eco ideas firmate Panasonic

Per Panasonic l’obiettivo di diventare la prima azienda nel settore del consumer electronic per green innovation passa attraverso precisi target ambientali da raggiungere entro il 2018. Un impegno programmatico i cui progressi verranno comunicati con regolarità dalla divisione Panasonic Ecology Systems, società del gruppo.
I target declinati nella dichiarazione ‘Eco ideas’, rilasciata il 9 novembre 2011 e pubblicata sul sito web della company il 15 novembre di quest’anno, sono tutti finalizzati a realizzare, “un ambiente rispettoso dell’uomo e della terra” e nello specifico si focalizzano sui settori della qualità dell’aria in interni e dell’ingegneria ambientale, come fanno sapere dalla sede di Kasugai, nella Prefettura di Aichi, in Giappone.
Lo stato di avanzamento delle iniziative, per ciascun obiettivo, verrà inoltre riportato annualmente sul sito web dell’azienda che intende così affiancare crescita industriale e contributi all’ecosostenibilità.


Le ‘eco ideas’ per la vita quotidiana consistono da un lato nel creare prodotti per la qualità dell’aria interna, innovativi e di eccellenza, che contribuiscano a ottenere un ambiente sano e confortevole, unito alla riduzione delle emissioni di CO2 (pari a 2.2 milioni di tonnellate) e dall’altro a offrire servizi e soluzioni di ingegneria ambientale che contribuiscano a ridurre l’impatto sull’ambiente. Si va infatti dai prodotti che aiutano a diminuire le emissioni di CO2 (14 modelli sottoposti a revisione nel solo 2012) alla promozione globale del settore di ingegneria ambientale con la costituzione per esempio della società Panasonic Eco Solutions Malaysia.
Le ‘eco ideas’ invece per le aziende si traducono in stabilimenti di eccellenza a livello mondiale, in quanto a risparmio energetico ed emissioni zero in grado di garantire un contributo alla riduzione delle emissioni di CO2 pari a 30 mila tonnellate e un rapporto di utilizzo delle risorse riciclate del 16%. Come prevedono anche operazioni di conservazione del territorio e riduzione dell’impatto ambientale in collaborazione con la comunità di Kasugai.
Tra i risultati già raggiunti su questo fronte possiamo citare per esempio l’implementazione di iniziative per ridurre le emissioni di CO2 nelle attività produttive che nel 2011 hanno portato a una riduzione di 11.830 tonnellate rispetto al 2005, e stanno consentendo importanti progressi anche nel 2012. Ma anche misure contro le dispersioni di calore nei forni di asciugatura delle vernici (158 tonnellate di CO2/anno), la sostituzione di piccole caldaie once-through (76 tonnellate di CO2/anno) e l’estensione del periodo di free cooling (57 tonnellate di CO2/anno).
Nell’ambito infine del recycling l’anno scorso è stato raggiunto un rapporto di utilizzo delle risorse riciclate pari al 14,9%, l’introduzione di un’apparecchiatura di riciclaggio di cinghiette in resina e di sistemi per la raccolta e il riutilizzo di rivestimenti a polveri metalliche.

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