Mobilità sostenibile, le variabili in gioco

Nel 2050 sulle strade viaggeranno 2 miliardi di veicoli in più e raggiungeremo così i 4 miliardi di auto circolanti. Già nel 2010, la Cina ha registrato il più lungo ingorgo al mondo: 11 giorni. Il modello di mobilità che abbiamo conosciuto fino a oggi non è più sostenibile, e sono necessarie partnership cross-settoriali per sviluppare nuove soluzioni di trasporto. Se ne è parlato alla sede del prestigioso quotidiano britannico The Guardian, in un evento sponsorizzato da Ford.
In questa videointervista, una delle relatrici del dibattito, Susan Claris (associate director di Arup, project manager degli workshop Urban Life e ricercatrice sui temi di urbanistica per il programma Drivers of Change) parla delle diverse variabili da tenere presente nella pianificazione di un progetto di mobilità sostenibile.

TRADUZIONE:
Sono al quartier generale di The Guardian, e sono con Susan Claris, associate director di Arup. Vorrei chiedere qual è limportanza della pianificazione in un modello di mobilità?
Penso che sia fondamentale, perché le persone viaggiano per una ragione, normalmente per accedere agli edifici, quindi il modo in cui questi edifici sono pianificati e strutturati influenza il comportamento delle persone. La pianificazione è fondamentale, ma penso che molte città piccole e grandi evolvono da città esistenti, non sono di nuovo sviluppo, quindi è importante anche sapere lavorare con leredità lasciata da città esistenti e come questa possa essere cambiatae e ottimizzata.


Quantè importante saper pianificare il comportamento delle persone, più che le infrastrutture?
Cambiare il comportamento è sempre più difficile, e in ultima analisi vuol dire dover cambiare i desideri delle persone. Bisogna sapere riconoscere che le persone spesso non si comportano in modo razionale, fanno qualcosa perché ne hanno voglia e poi la razionalizzano per giustificarla. Tuttavia cambiare i comportamenti è possibile, possiamo usare metodi positivi o negativi, puoi rendere luso dellauto meno attraente o rendere gli altri mezzi più attrattivi. Puoi rendere meno facile guidare in unarea, puoi rendere i parcheggi più costosi, ma è solo una faccia della medaglia, devi anche rendere più attraente lalternativa così che diventi di fatto una scelta: le persone scelgono di andare a piedi o in bicicletta o di usare i trasporti pubblici non perchè è lultima spiaggia, ma perchè lo vogliono e perchè è più sano e piacevole farlo e offre dei benefit rispetto a usare lauto.
Quale può essere il ruolo della tecnologia e del lavoro da casa in un modello di trasporto sostenibile?
La tecnologia ha senzaltro un ruolo, ma penso che ci siamo presi in giro a lungo dicendoci che nel futuro non ci saremmo più dovuti preoccupare del traffico perché la tecnologia avrebbe risolto il problema. A lungo le persone hanno parlato di autostrade automatizzate in cui i veicoli sarebbero stati controllati a distanza. Non è così, il vero ruolo della tecnologia è quello di rendere possibile un nuovo modello di business. Per esempio il car pooling o il car sharing possono essere facilitati o consentiti dalluso della tecnologia, come la possibilità di prenotare i veicoli tramite il cellulare. La tecnologia, se usata propriamente, può giocare un ruolo centrale e dare veri miglioramenti alle nostre vite e tutti ne possono beneficiare.
E il lavoro da casa può aiutare a ridurre il traffico?
Lhomeworking può aiutare non solo gli individui che decidono di lavorare da casa, ma perchè devia parte del traffico dai principali network, ma può avere anche altre conseguenze: per esempio una persona che lavora molto da casa potrebbe traslocare lontano dalla città e quindi i giorni in cui si deve recare al lavoro percorrerà di fatto una strada più lunga, per cui il lavoro da casa può aiutare, ma implica tante conseguenze con cui dobbiamo fare i conti.

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